Il grande Umberto Eco torna in libreria con “Numero Zero” e ci racconta una storia ambientata all'epoca di Tangentopoli
E' un romanzo dallo stile noir e che, quindi, si assapora in modo immediato. Ci fa tornare con la mente e i ricordi ad un anno particolare, il 1992, che ha sicuramente segnato la storia dell'Italia nell'ultimo periodo.
Uno stile asciutto
Dopo cinque anni di assenza dagli scaffali delle librerie, torna Umberto Eco e lo fa con questo libro dal titolo “Numero Zero”. E' un testo scritto con uno stile sintetico e asciutto, rapido e scattante e in questo modo rende perfettamente la narrazione della trama e la sensazione di suspense che accompagna la storia e nello stesso tempo ne favorisce la lettura.
“That's the press, baby”
La storia è ambientata nel mondo del giornalismo e ce lo descrive in tutta la sua piccolezza, quindi con un chiaro riferimento all'attualità. In primo piano c'è una redazione preoccupata ed occupata essenzialmente a trovare storie in grado di “colpire l'attenzione”, tralasciando il dovere del giornalista di fornire informazioni su quello che più di attuale sta avvenendo.
Il tutto si svolge in un anno molto particolare per la nostra Repubblica: siamo nel 1992 e accanto alla vicenda raccontata si disegna tutto lo scenario degli avvenimenti di quel periodo.
Tra complotto, omicidio e amore
Eco ha realizzato una fusione perfetta tra stile e argomento e rende al massimo dal punto di vista del racconto e della descrizione anche della personalità dei vari protagonisti. E, mentre in sottofondo si concentra sulla visione complottistica che gli è tanto cara, ci troviamo ad assistere anche alla nascita della storia d'amore tra i due inquieti protagonisti, ma anche alla scoperta di un omicidio. E', dunque, un libro ben imbastito e in grado di trasportare l'attenzione del lettore fino ad un finale da non perdere.
Autore: Umberto Eco
Editore: Bompiani
Pagine: 218