“Il contrario della paura”: il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti affronta il tema della paura dopo gli attacchi terroristici che hanno spezzato l'equilibrio dell'Occidente
Franco Roberti è il magistrato che attualmente guida la Direzione Nazionale Antimafia e che come Procuratore Nazionale, dopo la legge emanata nel 2015, si trova ad agire anche contro il terrorismo.
Il sottotitolo di questo suo libro, “Perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti”, sintetizza il messaggio positivo che il Procuratore vuole inviare per combattere quel clima di terrore che condiziona ormai il nostro quotidiano e per eliminare quel sottostrato di situazioni che permettono sia alla mafia che al terrorismo di trovare nuovi seguaci.
Il terrorismo e il suo finanziamento
Il terrorismo dell'Isis e la mafia hanno in comune la modalità con sui si finanziano: per entrambi i soldi arrivano dal commercio della droga e solo, quindi, con un'azione mirata contro tutto questo si arriverà a debellare la loro minaccia.
“Il contrario della paura”
Roberti racconta di aver avuto l'idea di scrivere questo libro dopo i fatti accaduti a Parigi nel novembre 2015 e che hanno avuto come immediata e logica conseguenza quella di iniziare a far vivere tutti in un'atmosfera di terrore.
La paura è ciò che si è iniziato a provare, come accade ad un amico di Roberti che, dopo gli attentati, gli telefona per chiedergli se è il caso di mettersi in viaggio con la famiglia per la sua vacanza oppure se sia meglio rinunciare.
Il Procuratore racconta che è stato proprio questo episodio a fargli capire che era necessario spiegare e dare una visione che portasse speranza, che facesse capire tanti aspetti di questa situazione e, soprattutto, comunicare che è proprio eliminando la paura e continuando a vivere la nostra vita che si inizia a combattere il terrorismo.
E' doveroso, quindi, far conoscere la verità su come stanno le cose e su quali sono i meccanismi che regolano sia l'azione dei terroristi, sia quella della mafia.
Il Procuratore Roberti sposta, quindi, l'attenzione sul punto centrale da cui è necessario partire per eliminare queste problematiche: ci deve essere un'azione efficace e non solo a livello investigativo, ma anche sociale.
Lo Stato e la politica devono agire in modo da eliminare quelle cause che permettono sia alla mafia che al terrorismo di trovare dei nuovi adepti: la povertà, la mancanza di prospettive, il degrado, la non cura delle esigenze di determinati territori lasciati a sé stessi che diventano facilmente terreno fertile per seguire ciò che è male…
Autore: Franco Roberti
Editore: Mondadori
Pagine: 174