La nascita del Tour de France e la storia della sua prima edizione, disputata cento anni fa, nel 1903. Un "romanzo" ambientato nella Francia della Belle Époque. Il Moulin Rouge e l'Orient Express, la Bella Otero e Pablo Picasso, le Folies Bergere e le meraviglie tecnologiche della Ville Lumière costituiscono lo sfondo di una straordinaria avventura di vita e di sport realizzata da un manipolo di temerari all'alba del Secolo XX.
L'idea di un Tour de France in velocipede scaturì dalla feroce concorrenza di due quotidiani sportivi e dalla voglia di confrontarsi di una industria – quella della bicicletta – proiettata nel futuro. Henri Desgrange riuscì a coinvolgere alcuni corridori ardimentosi, affidando loro la missione – che prevedeva tappe forzate di oltre 400 km – di portare in giro per le strade sconnesse della Francia l'idea di unità nazionale e di dimostrare che chiunque con un buon velocipede avrebbe potuto allargare i propri orizzonti e le proprie conoscenze. Partirono in 60, arrivarono in 21 e tutti divennero eroi popolari: Maurice Garin il mastino bianco e Hippolyte Aucouturier le terrible, Georget le brutal e Dargassies il fabbro di Grisolles, Pagie il principe delle miniere e Joseph Fischer il tedesco d'acciaio. Partivano di notte cavalcando biciclette di ferro, senza cambio e con un freno solo; affrontavano l'ignoto con coraggiosa incoscienza, suscitavano ovunque ammirazione ed entusiasmo. Furono i pionieri di una corsa unica, divenuta leggendaria con il trascorrere del tempo.
In appendice un'originale "Guida al Tour 1903" a cura di Stefano di Santo che propone informazioni e annotazioni utili per chi volesse ripercorrere il Tour de France del 1903 ai giorni nostri: carte stradali, altimetrie, note turistico-organizzative, possibili tappe alternative.
Autore: Paolo Facchinetti
Editore: Ediciclo Editore
Pagine: 176