The live side of rock

The live side of rock

Rito sacro, rito profano, o rito di passaggio per gli adolescenti, dunque? Partecipazione ad un evento di intrattenimento e svago o di trasgressione alle regole sociali e civiche di tutti i giorni?

Categoria: Codice EAN: Pagine: 320Anno di pubblicazione: Libri 2004

Rito sacro, rito profano, o rito di passaggio per gli adolescenti, dunque? Partecipazione ad un evento di intrattenimento e svago o di trasgressione alle regole sociali e civiche di tutti i giorni?

A cavallo tra scienza sociale, antropologia culturale e sciamanismo, The Live Side of Rock, celebrando un culto profano, è il libro d’esordio di Stefania Mattana, giovane scrittrice e sociologa, appassionata da sempre di musica rock e di tutto ciò che le ruota intorno. Il titolo dell’opera richiama vagamente un celeberrimo album dei Pink Floyd, ed è edito da Altromondo Editore, che ha dedicato una pagina intera sul suo sito internet, dalla quale si può scaricare gratuitamente il prologo introduttivo del saggio. Il libro al momento è acquistabile online sul sito di Altromondo, al costo di 18,00 €, comprensivi di spese di spedizione.

L’analisi dei concerti rock e metal come grandi eventi di socializzazione e tensione rituale è un argomento abbastanza nuovo nella bibliografia mondiale, e quasi sconosciuto nell’ambito degli studi italiani; grazie ad un linguaggio semplice e diretto, con qualche sottile punta di ironia, la lettura del voluminoso saggio (320 pagine) scorre veloce e piacevolmente.

L’autrice dimostra da subito la sua piena maturità stilistica, catturando con competenza argomentativa immagini che ci appaiono subito alla mente, come in una proiezione cinamatografica; analizza tre tipologie diverse di concerto – il grande evento, il festival e il concerto nel pub – e si cala benissimo nel ruolo del cantastorie, raccontando passo dopo passo, senza tralasciare gli aspetti più squisitamente socioantropologici, il nascere e l’evolversi dell’esperienza-concerto, dall’atto in cui si acquistano i biglietti fino all’aftershow. Il divenire degli eventi si focalizza intorno alle relazioni che nascono tra gli astanti presenti nella platea ed il rapporto del pubblico con le band che si esibiscono, causa e conseguenza del concerto stesso. In evidenza è posto anche l’importante ruolo della rockstar, dipingendone un’icona ben definita ed euristicamente vincente.

Grande risonanza è data ai veri protagonisti degli eventi, ossia il popolo dei concerti, i consumatori di musica dal vivo. La scrittrice dà loro molto spazio, e ne riporta frasi, commenti, battibecchi ed aneddoti, come testimonianze e storie di vita. Grazie alle interviste raccolte, il saggio proietta il lettore in una girandola di discussioni colorate e fresche, che rende la lettura del saggio davvero leggera e piacevole.

Un libro che consigliamo non solo agli appassionati di studi sociali ed antropologici, ma anche agli amanti della musica in generale, che sicuramente si rivedranno molto tra le parole impresse sulle pagine.

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