Ecco un libro che non è fatto di parole, ma dove il contenuto principale sono scatti fotografici e non scatti qualunque, ma della grande fotografa Annie Leibovitz che presenta immagini del suo lavoro, ma anche di vita privata.
La Leibovitz può essere definita come, la fotografa americana più famosa al mondo e in quest’opera inserisce, volutamente, i due filoni della sua vita, quello professionale e quello più personale e intimo.
L’autrice considera di non vivere due vite separate, come scrive nell’introduzione del libro, ma una vita sola con diversi risvolti, in realtà come tutti noi. Uscito nel 2009 è però una pregevole opera che non perde mai di fascino per l’abilità della fotografa di saper cogliere immagini e fermare il tempo con scatti di vita.
Fotografie pubbliche
Le fotografie sono il filo conduttore dell’esistenza della Leibovitz che in anni di professione ha immortalato tantissime persone famose e importanti tra cui Patti Smith, Demi Moore con il pancione, Nelson Mandela, Michael Jordan, Jack Nicholson e tanti altri in momenti della loro vita e della carriera.
Fotografie private
Queste sono fotografie della vita di Annie, dei suoi amici e familiari, del reportage che ha fatto a Sarajevo, durante l’assedio, ma anche ai paesaggi.
Qui troviamo immagini della madre e della zia, di suo padre, dei suoi figli e tante della compagna Susan Sontag, deceduta nel 2004, in pose diverse, durante i momenti di riposo, ma anche di attività. E questo, a detta dell’autrice, contiene fotografie che alla Sontag sarebbero piaciute.
Quarant’anni di carriera li ritroviamo negli scatti di questi quindici anni della vita della grande artista e ne tratteggiano il carattere, lo spirito, sempre pronto a cogliere attimi da far osservare attraverso i suoi occhi. La fotografia può essere arte.
Autore: Annie Leibovitz
Editore: De Agostini
Pagine: 472