Durante i lavori di ristrutturazione del Duomo di Orvieto una restauratrice, Elena Albizzi, scopre una cripta segreta e resti umani verosimilmente di epoca antica. Per far luce sul ritrovamento contatta Marzio Anteloni, un vecchio amico anatomopatologo che la raggiunge da Pisa ed inizia ad indagare con lei su un mistero che diventerà sempre più fitto.
I due si dovranno confrontare, correndo non pochi rischi, con una Confraternita, l’Ordo Custodum, costituita in seno alla Chiesa Cattolica proprio per celare uno scomodo segreto millenario, la cui rivelazione potrebbe minare le radici della religione cristiana stessa.
Attraverso un ottimo lavoro di documentazione, l’autore riesce a narrare una storia credibile ed avvincente, strutturata in capitoli che alternano le epoche passate e i giorni nostri, coinvolgendo il lettore nella risoluzione di enigmi, codici segreti e simboli religiosi. Marzio ed Elena e gli altri coprotagonisti del romanzo sono personaggi a tutto tondo, con le loro incertezze, le loro colorite espressioni dialettali, le loro passioni.
Una chicca?
Il personaggio di Giovanni D’Alagno, che, alle prese con una rivelazione che mette in discussione ciò in cui crede, mostra tutta la sua umana complessità dovendo scegliere tra Fede e Ragione, tra Dovere e Onestà e per questo motivo finanche morire.
E chiudendo l’ultima di copertina di questo avvincente romanzo, che si legge veramente tutto d’un fiato, alcune domande rimangono ad aleggiare. E se davvero i fatti si fossero svolti così? Se quella che conosciamo fosse realmente una versione riveduta della storia ed, educati da sapienti strateghi, avessimo tralasciato indizi e dettagli che avrebbero potuto farci comprendere un’altra verità?
Autore: Daniele Versari
Editore: SBF Narcissus
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