Rifigurazione complessiva della teoria e dell’analisi testuale all’insegna del sensibile, questo volume rappresenta una delle punte più avanzate e radicali della ricerca semiotica.
Dalle sintassi figurative dipendenti dalle diverse modalità percettive, ai regimi polisensoriali dell’esperienza, dalle figure del corpo fino alla memoria discorsiva propria del costituirsi delle forme, il contributo di Jacques Fontanille intende colmare un vasto territorio per molto tempo considerato del tutto recalcitrante all’investigazione semiotica, se non il segno di un suo limite intrinseco.
La corporeità – oggi al centro di un dibattito che coinvolge tutte le scienze umane – diviene non solo occasione per un dialogo interdisciplinare (dalla fenomenologia di Husserl e Merleau-Ponty, all’ermeneutica del sé di Ricoeur, fino alla psicoanalisi di Anzieu), ma anche matrice di una riorganizzazione complessiva delle problematiche, da un lato reinterrogando l’emergere del senso, dall’altro assegnando un nuovo radicamento alla teoria: un’epistemologia dell’impronta.
Le analisi di brani letterari (Claudel, Proust), cinematografici (Godard, Von Trier), pittorici (Duchamp), e persino di servizi di reportage, offrono al lettore la possibilità sia di cogliere l’emergere della teoria dallo studio dei testi, sia di testare il potenziale euristico del sofisticato impianto concettuale adibito.
Autore: Jacques Fontanille
Editore: Meltemi
Pagine: 432