Giancarlo De Cataldo, dopo il grande successo del suo libro e il film e il serial tratti da Romanzo Criminale, torna in classifica con il prequel della banda della Magliana.
Il Libanese del libro romanzo criminale (nella realtà Franco Giuseppucci conosciuto come Il Fornaretto) torna a far parlare di sé attraverso la penna di Giancarlo De Cataldo, autore che ha ottenuto uno straordinario successo in Italia con il suo primo libro e di cui Io sono il Libanese potrebbe esser definito un prequel. L'anno di riferimento è infatti il 1976, un anno prima della costituzione ufficiale della Banda della Magliana, l'organizzazione criminale più nota e sanguinaria di Roma che con la sua disgregazione portò via con sé diversi segreti fra cui delle infiltrazioni con le grandi istituzioni politiche del nostro paese. Il Libanese a quei tempi è solo un ragazzo e vive alla giornata con gli amici che poi entreranno a far parte di lui nella Banda, da Bufalo al Dandi.
Il re di Roma
Nel romanzo si intuisce che le mire per crimini sempre più alti e remunerativi sono rese più forti e vive per la volontà del Libanese di accontentare la sua fidanzata di allora, Giada, che sogna una vita fatta di lussi e belle macchine, lontana dalla povertà in cui ha sempre vissuto, proprio come il Libanese e gli altri, nel suo quartiere.
Diventare il re di Roma, un re che controlla le vie dello spaccio e non solo, per questo il Libanese comincia ad occuparsi di spaccio a livelli sempre più alti, fino a quando arriva a diventare il pusher di fiducia di un noto artista dipendente dall'eroina. Inizia così a metter su un piccolo tesoro, ma quei soldi non bastano, così decide di attuare un piano per il rapimento del figlio di un palazzinaro molto facoltoso, questo piano è il preludio al rapimento che poi andrà a buon fine attuato dalla banda della Magliana pochi anni dopo. Per gli amanti delle storie criminali e per chi ha seguito il serial del regista Stefano Sollima.
Autore: Giancarlo De Cataldo
Editore: Einaudi
Pagine: 131