Due vite è il libro con cui Emanuele Trevi ha vinto il Premio Strega 2021: pubblicato nel 2020 da Neri Pozza Editore, rende omaggio al sentimento dell’amicizia che lo ha legato a due diversissime personalità di scrittori, Rocco Carbone e Pia Pera, entrambi scomparsi, ma vivi nella sua memoria.
Nella bibliografia di Emanuele Trevi ci sono opere di saggistica e romanzi. Il suo esordio nella narrativa avviene nel 2003, con il romanzo I cani del nulla. Una storia vera, pubblicato con Einaudi Stile Libero.
Il lavoro di Trevi ha visto anche il riconoscimento di alcuni importanti premi, tra cui il Premio Sandro Onofri per il libro Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004) e il Premio Viareggio per la Narrativa per il libro Sogni e favole (Ponte alle Grazie, 2019). Ultimo, ma sicuramente non ultimo in ordine di importanza, è il Premio Strega che ha vinto nel 2021 con Due vite (Neri Pozza Editore, 2020).
Rocco Carbone e Pia Pera
Il libro – come ha detto Trevi in un’intervista – è nato dall’avere ritrovato delle fotografie che hanno riportato alla sua memoria quelle due personalità così diverse con cui aveva costruito un’amicizia interrotta dalla loro morte e che, però, continuavano a esistere nei suoi ricordi.
Le vite di cui Emanuele Trevi racconta in questo libro sono, infatti, quelle di due persone che lui ha conosciuto e con cui ha condiviso anni della sua stessa vita. Rocco Carbone e Pia Pera che sono stati due scrittori, ma, soprattutto, sono stati due suoi amici che non ci sono più. Uno, infatti, è stato portato via da un incidente in moto e l’altra, invece dalla sclerosi laterale multipla.
Due vite si apre con la citazione di una parte di una lettera di Cristina Campo a Gianfranco Draghi e prosegue immediatamente con il racconto della vita dei suoi amici. E Trevi inizia a parlare di Rocco Carbone sottolineando, in particolare, quanto in quel suo nome, così concreto e plastico, fosse nascosta, in un certo senso, la sua stessa essenza.
Due vite
E’ una giornata d’estate del 1995, a Parigi, il ricordo con cui inizia Due vite: è il giorno in cui Trevi e Carbone si recano al Museo d’Orsay ad ammirare L’origine del mondo di Courbet. In quella occasione con loro c’è anche Pia Pera: sono tutti e tre insieme e vivono un momento che, racconta Trevi, fu davvero luminoso.
Rocco e Pia, però, oltre ad essere i protagonisti del libro, sono anche, inevitabilmente, il racconto di esperienze di vita differenti.
Se da un lato, infatti, c’è la personalità forte e determinata di Rocco, dall’altro lato si contrappone la sensibilità e la delicatezza di Pia. Rappresentano anche una sorta di archetipi fisici: i lineamenti marcati e spigolosi di Rocco fanno da contraltare alla bellezza seducente di Pia, così come il modo di fare dell’uno si oppone completamente a quello dell’altra.
Erano diverse anche le loro provenienze geografiche. Trevi conobbe Rocco Carbone nel 1983, quando quest’ultimo arrivò a Roma dalla Calabria, dove era nato, per studiare alla Facoltà di Lettere. Pia Pera, invece, dopo aver vissuto a Lucca, si era iscritta all’Università di Torino per studiare filosofia e l’incontro con Trevi avviene quando lei ha circa trenta anni.
Il libro, però, non è soltanto questo e cioè il ripercorrere le loro esistenze e raccontare episodi che li hanno riguardati, ma è, soprattutto, la celebrazione dell’amicizia, quel sentimento fortissimo e intrigante che è in grado di generare un legame altrettanto forte come quello d’amore e che, anzi, può essere tanto più elevato.
Due vite è, quindi, un libro sull’amicizia, sul ricordo di momenti vissuti e, per questo, non perduti ed è anche il modo per rendere omaggio a due personalità di grande talento…
Autore: Emanuele Trevi
Editore: Neri Pozza Editore
Pagine: 128