Erri de Luca, uno degli scrittori contemporanei più amati, torna nelle librerie con suo nuovo romanzo.
“I pesci non chiudono gli occhi”, questo disse una ragazzina molti anni fa a un suo coetaneo di dieci anni che la guardava senza riuscire a smettere di farlo.
Quel ragazzino era Erri de Luca, e il romanzo prende spunto da tutti i ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza dell'autore, da quell'estate a Ischia in cui da bambino, si trasforma in qualcosa di diverso, grazie all'amore. Un sentimento che il ragazzino non aveva mai provato, che lo costringe a modificare i suoi pensieri, a cambiare le prospettive, e assieme un corpo che si modifica, evolve.
Un romanzo di formazione sul filo del ricordo, del sentimento. Uno spunto di riflessione sulla vita, sulla giustizia, sull'andare del mondo in direzioni apparentemente incomprensibili, soprattutto per due pre adolescenti che, in quella piccola spiaggia, affrontano con la freschezza propria della loro età argomentazioni ampie e importanti.
Parole semplici per pensieri complessi
La particolarità che colpisce chiunque legga Erri de Luca è la grande forza che sprigiona il suo linguaggio, la sintassi asciutta e insieme poetica rivelano al lettore un mondo in cui tutto sembra avere un posto perfetto in cui stare. Anche quest'ultimo romanzo segue la poetica delle opere precedenti di de Luca.
Narratore in prima persona
Il linguaggio è quello di un ragazzino di dieci anni, il libro è infatti scritto in prima persona, e i temi proposti vengono affrontati con il vocabolario che possiede un bambino, ma con la profondità d'animo dell'autore, ormai adulto, che accompagna il lettore attraverso gli anni, fino a quell'estate a Ischia.
Porta i lettori a pesca, fa loro guardare la bambina di cui è innamorato il protagonista con i suoi occhi sbarrati, da pesce quasi. Il lettore si tuffa nelle acque cristalline, respira la brezza del mare, viene cullato dal suono dolce e forte delle onde.
Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Pagine: 115