Il libro di Paolo Giordano torna a scalare le classifiche di vendita dopo la presentazione al Festival di Venezia dell'omonimo film, diretto da Saverio Costanzo.
Il binomio cinema-letteratura è un classico, la rilettura in chiave visiva di ciò che si legge fra le pagine di un romanzo, la curiosità di uno sguardo che trasforma in realtà le parole di un romanzo danno vita a un evento che, nonostante le critiche e gli inevitabili confronti fra scritto e girato, richiama un vasto pubblico.
Non solo di spettatori, ma anche di lettori. Perché c'è chi ama andare al cinema solo dopo la lettura del libro, e chi vicecersa, vuole conoscere i risvolti delle vicende e dei protagonisti che il girato ha inevitabilmente spezzato o corrotto.
La trama
Il romanzo di Paolo Giordano racconta le vicende di Mattia e Alice, partendo dalla loro infanzia fino all'età adulta. I due amici si incontrano e si dividono molteplici volte nel corso degli anni, come i numeri primi che li rappresentano 2760889966649 e 2760889966651 sono destinati ad esser vicinissimi, ma non raggiungersi mai.
Il romanzo è incluso nel genere di formazione, per il passaggio dei protagonisti dall'infanzia all'età adulta, nella quale si portano i loro traumi, le paure e le solitudini che li accompagnano da sempre.
Il film
La solitudine dei numeri primi, prodotto dall'Offside Film e diretto da Saverio Costanzo, ha riscosso il parere favorevole di critica e pubblica al Festival del Cinema di Venezia 2010.
Il film si differenzia fortemente dal romanzo, sia nelle atmosfere che nell'intreccio. Il regista, che nel lavoro di riscrittura ha collaborato strettamente con l'autore del romanzo, Paolo Giordano, sceglie una narrazione discontinua, dei salti spazio-temporali, un intreccio di flash-back e flash-forward.
Rimane, caposaldo della drammaticità del racconto, la solitudine dei protagonisti, quella nota stonata che fa di quei numeri un insieme indivisibile, uniti solo a sé stessi nel corpo, mentre l'anima vorrebbe altro.
Autore: Paolo Giordano
Editore: Mondadori
Pagine: 304