Una delle tante lapidi apposte sui muri di Sarajevo, a testimonianza di una guerra insensata, riporta un’affermazione attribuita, con riferimento alla prima guerra mondiale, all’Inglese Bel Elton: “The first casualty when war comes is truth” (la prima vittima della guerra è la verità).
La frase è riportata in rosso sulla copertina del bel romanzo di Mauro Leonardi “Miss Sarajevo”.
Tra le verità inespresse dell’incomprensibile conflitto che ha insanguinato Sarajevo c’è il disperato commercio di organi alimentato dalla miseria e dalla devastazione morale generate da un assedio, tanto brutale quanto irragionevole, protrattosi per ben quattro anni sotto gli occhi attoniti dell’Europa.
Massimo, il protagonista del romanzo, si trova invischiato, con incolpevole leggerezza e per necessità di un trapianto di rene, in tale commercio. Entra così brutalmente in contatto con una realtà totalmente diversa, per la violenza degli eventi ma anche per la profondità e la forza dei sentimenti, rispetto a quella conosciuta nei circoli della buona borghesia della sua Parma.
Con “Miss Sarajevo” Mauro Leonardi, alla sua terza prova d’autore (dopo “Quel delitto del primo giugno” e “Il diario di Marco”) narra con avvincente partecipazione una vicenda aspra e dolorosa, dal finale agrodolce e niente affatto consolatorio.
Autore: Mauro Leonardi
Editore: Yorick Editore
Pagine: 145