Il romanzo di Peter Cameron entra nella top ten delle vendite in libreria, trascinato anche dalla trasposizione cinematografica del regista Roberto Faenza.
Un giorno questo dolore ti sarà utile, il suo titolo è una citazione di una frase dell'autore latino Ovidio "dolor hic tibi proderit olim".
Ambientato nella New York dei nostri giorni, narra la vita di James, un ragazzo diciasettenne che cerca a fatica il suo posto nel mondo. La profondità di analisi dei sentimenti e delle difficoltà del giovane protagonista collocano questo libro nell'ampio genere del romanzo di formazione, in cui più che la trama l'autore sente la necessità di spingere il lettore verso la comprensione dei sentimenti e della psicologia di James.
Il ragazzo lavora, senza particolare entusiasmo, nella galleria d'arte di proprietà di sua madre, con cui non ha però un buon rapporto. Anche il dialogo con il padre è assente, James riesce a rivelare la sua vera natura e interagire soltanto con sua nonna, che sembra l'unica persona in grado di tirare fuori il giovane James dalla sua apatia e dai suoi lunghi silenzi.
Una relazione difficile
James appare ai suoi cari, soprattutto a sua madre, un ragazzo disturbato, difficile, intrattabile. Per questo motivo viene indirizzato verso una terapia psichiatrica, per cercar di mutare i suoi lunghi silenzi in un'interazione più normale con il mondo che lo circonda. James in realtà non ha nessuna turba, l'unico motivo per cui tace di fronte al mondo è dato dal fatto che vede le persone che lo abitano troppo superficiali per creare con loro un qualsiasi rapporto.
Eppure a un certo punto sente il bisogno di cercare un legame con qualcuno, e questa persona è un suo collega omosessuale, che James cerca in una chat dove sa di trovarlo per dargli un appuntamento al buio. Un modo per cercare un dialogo, e per venir fuori dalla solitudine della sua vita.
Autore: Peter Cameron
Editore: Adelphi
Pagine: 208