Marco Travaglio torna con “Slurp”: un libro dal titolo efficace e, molto, molto diretto
Il giornalista torinese delinea, con il nuovo lavoro editoriale, la posizione di “favoreggiamento” da parte di certa stampa italiana nei confronti del Potere, con il suo stile ironico e senza peli sulla lingua Travaglio disegna un quadro dell'Italia per nulla edificante e che è bene conoscere.
Travaglio e il potere
Direttore e cofondatore de “Il Fatto Quotidiano”, giornalista in grado di raccontare la scena politica italiana sempre in maniera bruciante, senza fare sconti a nessuno e con l'intento di chiarirne i retroscena più nascosti, Marco Travaglio ha scritto una serie di importanti libri-inchiesta.
Tra questi non può essere non citato “L'odore dei soldi”, libro nel quale, insieme con Elio Veltri, ha voluto analizzare e scoprire in che modo Silvio Berlusconi è arrivato alla sua posizione di potere economico e a costruire la sua fortuna.
Slurp
Il titolo completo, lungo ed esaustivo, del nuovo libro di Travaglio, edito da Chiarelettere, è: “Slurp. Dizionario delle lingue italiane. Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”.
Il testo vuole essere la denuncia dei motivi per i quali il nostro non può essere considerato un Paese democratico.
La ragione principale – dice Travaglio – sta nel fatto che chi ha in mano l'informazione non riesce a fare altro che favorire il potente di turno, quello che passa ad occupare le posizioni più alte della vita politica italiana.
Stiamo parlando dei giornalisti, ma anche degli opinionisti, di quelli che lavorano in radio o in tv e in qualunque ambito, compreso quello sportivo: sono tutte persone che, senza mai proporsi in modo critico e in piena libertà di espressione, risolvono il loro compito facendo niente altro che mostrare e raccontare all'opinione pubblica quello che fa più comodo a “chi di dovere”.
E' un libro che denuncia la visione compiacente e adulatrice del, cosiddetto, giornalismo che non si fa scrupolo di passare dal “lecchinaggio” di Berlusconi quando era al potere a quello dedicato alla nuova classe dirigente, a partire da Napolitano e fino, naturalmente, a Renzi.
Il “leccaculismo”
Questo “dizionario” atipico è il modo con cui Travaglio rende, quindi, noto ai lettori e agli italiani un concetto molto semplice: ossia che il “leccaculismo” nei confronti dei politici è sempre molto attivo.
Il giornalista racconta di aver avuto in mente questo libro da molto tempo e negli anni ha raccolto tante di quelle che definisce “frasi memorabili” di puro lecchinaggio da poter creare una pila di documenti. E così potremo scoprire, ad esempio, che il record di questo simpatico “sport” è stato battuto da…
Autore: Marco Travaglio
Editore: Chiarelettere
Pagine: 592