“Io ti fotto” è un’inchiesta impietosa fatta in giro per l’Italia dai due giovani giornalisti, Marco Morello e Carlo Tecce. Hanno scelto proprio questa parola perché rende al meglio l’idea. In effetti se ci pensiamo “fottere” è un vanto. Se non lo fai vieni quasi considerato uno stupido idealista.
È una legge, un comandamento, una convinzione. Per dimostrarlo i due giornalisti hanno girato la penisola per trovare i mille e più modi in cui gli italiani si fregano tra di loro.
L’assurdo? Fregano anche se stessi, ormai “fottere” è l’unica parola d’ordine dei tempi moderni.
Si passa dalle truffe per denaro, dal meccanico al tassista ai professionisti del raggiro, pronti a fregare anche la loro madre pur di avere la sensazione di aver “fottuto qualcuno” perché se non lo fai tu lo fanno loro.
Meglio fottere che essere fottuti e si instaura una gara a chi fa prima, fa meglio, anche su sciocchezze di cui non importa proprio a nessuno, ma se non lo fai passi per stupido, per ingenuo e incapace.
I mutui, le vacanze, le carte di credito e poi gli appalti, le finte consulenze, opera di creativi della truffa che sanno imbastire qualunque cosa e farla sembrare quanto mai vera, lacrime comprese.
E lo fanno tutti, ricchi e poveri. Non importa, “fottere” è il verbo, anche per i finti moralisti che davanti dicono una cosa e poi appena ti giri ne fanno un’altra. Questo è quanto sostengono i due giovani giornalisti.
È un libro ironico e molto divertente, scritto con verve, un reportage dell’Italia che tutti conosciamo, ma che fingiamo di non vedere. E soprattutto che dovrebbe allarmare perché non c’è futuro per un popolo che ha come unico obiettivo di fregare gli altri.
E l’assurdo è che si finisce per “fottere” anche se stessi, raccontandosi mille bugie a cui a volte si crede, altre si finge di credere. Diventeremo tutti schizofrenici? Parleremo tra noi facendoci domande e dandoci risposte?
Forse sì se fingiamo di credere alle nostre stesse bugie! Alla fine pare proprio che se continueremo su questa strada per nessuno di noi ci sarà futuro. Chi inizierà a invertire la rotta?
Autore: Carlo Tecce
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 222