Il libro è l'autobiografia di Kusturica Emir, regista geniale e appassionato dei nostri tempi, tanto da aver vinto il Leone d'Oro, nel 1981, con il suo lungometraggio d'esordio (Ti ricordi di Dolly Bell?)
Krustika Emir vive la sua infanzia nella Bosnia-Erzegovina, e nella biografia edita in questi giorni in Italia da Feltrinelli, traspaiono tutti i suoi ricordi legati alle contraddizioni di quella terra meravigliosa e dolorante, il rapporto con il padre, convinto comunista, e con la madre, una donna che cercava sempre il buono in ogni cosa.
Nell'autobiografia del regista Kusturika Emir il lettore troverà non solo aneddoti ma anche molti spunti di riflessione sulla vita, non solo sulla professione del regista di film di successo, come il divertente e a tratti cinico Gatto Nero, Gatto Bianco (1998), ma anche sulla storia, nel viaggio dal comunismo verso il mondo che cambia, dalla caduta del muro di Berlino fino ai giorni nostri. Un lavoro certosino di memorie riaffiorate, di discorsi sospesi, di un mondo, quello di Kusturica Emir, che ispira e anima la sua arte cinematografica.
Kusturika Emir e la Storia
Dove sono in questa storia traccia un percorso parallelo, quello fra la Storia con la "S" maiuscola, con tutti gli avvenimenti che essa racchiude, e la vita individuale del regista, che è certo un punto microscopico della Storia, ma allo stesso tempo fulcro di un percorso che lo porta a diventare ciò che è. Così inizia il suo percorso, lui che va a scuola, una mattina del 1961, nello stesso istante in cui l'astronauta russo Jurij Gagarin mette piede sulla Luna.
Una biografia da leggere come si leggerebbe un diario politico, perché racchiude il mondo visto dagli occhi di un regista, anche se lui si definisce scherzosamente “un idiota”, forse per non prendersi troppo sul serio, perché il suo vero volto è nei suoi film, nelle storie che crea con il suo arto artificiale, la cinepresa.
Autore: Emir Kusturica
Editore: Feltrinelli
Pagine: 341