In questo libro in uscita nelle librerie, tutta la verve comica di Luciana Littizzetto, quella cui siamo abituati ma mai appagati, con il linguaggio politicamente scorretto che talvolta fa arrossire lo stesso Fabio Fazio, sua quasi ignara spalla durante gli sketch di chiusura nella trasmissione Che tempo che fa! in cui Luciana arriva come un terremoto a interpretare con occhio disincantato e deliziosamente scurrile i fatti d'attualità della settimana.
Ne I dolori del giovane Walter dunque ritroviamo Walter e Walterini, Jolande e Balengo, intepretazioni e riflessioni sull'Italia che non va, ma che si muove e smuove le illuminazioni della Lucianina nazionale, che sadicamente approfitta delle cadute della società per farsene beffa, ma non per affondarla, solo perché almeno provi a risollevarsi, a cambiar strategie, giacché queste sono state miseramente scoperte e sbeffeggiate.
Walter, jolande e status symbol
Conoscendo il lato femminista e dissacratore della Littizzetto, è già chiaro che il titolo porta con sé il significato e il punto di vista delle riflessioni presenti sul libro, come si intuisce già dalla battuta iniziale del libro, in cui il Walter e la Jolanda si trovano a tu per tu con il bodyscanner aeroportuale, motivo di imbarazzo soprattutto per i Walterini, che si troverebbero umiliati nella scannerizzazione reclamando per questo motivo la violazione della privacy, perché il Walter “non è come la jolanda, un oggetto d'uso, è uno status symbol”.
Sesto libro
Luciana Littizzetto non è nuova al lavoro di scrittura, infatti I dolori del giovane Walter non è un debutto nelle librerie, ma il sesto libro della comica torinese che ha scritto in questi anni: Rivergination, Sola come un gambo di sedano, La principessa sul pisello, Col cavolo, Ravanello pallido e La Jolanda furiosa, di cui quest'ultimo libro potrebbe essere semanticamente un proseguo, almeno sul titolo.
Autore: Luciana Littizzetto
Editore: Mondadori
Pagine: 199