Un insolito viaggio nelle regioni italiane attraverso una serie di racconti umoristici, uno per ogni regione.
Da lungo tempo considerata un po' la “Cenerentola” delle discipline scolastiche, la geografia è spesso considerata una materia accessoria, secondaria, sovente oggetto di studio soltanto mnemonico, oggi peraltro sempre più superfluio visto che i moderni navigatori satellitari ci indicano chiaramente sia dove siamo e sia, parafrasando Totò, dove dobbiamo andare per andare dove dobbiamo andare.
È evidente tuttavia che la geografia non può essere ridotta al mero sforzo di memorizzare le capitali del mondo, l’elenco dei mari, dei monti o i fiumi del nostro pianeta. In quanto disciplina trasversale, che abbraccia contestualmente la dimensione naturale ed antropica del mondo, la sua conoscenza è importante per favorire la comprensione della diversità delle culture, del significato dei luoghi, del rapporto esistente tra le società umane e gli ecosistemi.
Ecco allora che l'autore, constata l'ignoranza del proprio figliolo (brillante neolaureato) nei fondamenti della geografia, ci propone una chiave di lettura della materia molto particolare e accattivante: una serie di 20 racconti, tutti da ridere, uno per ogni regione italiana, in cui far emergere le caratteristiche salienti del luogo o delle popolazioni interessate.
Si passa così da un racconto "lumbard" permeato di autentico spirito padano a uno veneto permeato di spirito etilico, a quello ligure in cui emerge la proverbiale tirchieria locale, per non parlare poi dell'ideale campano della bella vita. Luoghi comuni? Facili stereotipi? Forse, ma nell'accentuazione fino ad assumere a volte i toni del grottesco, la risata è assicurata e la memorizzazione dei nomi delle 20 regioni italiane anche.
Autore: Marco Bottoni
Editore: Festina Lente Edizioni
Pagine: 200