“Il rompiscatole”: il nuovo libro di Giampaolo Pansa è il racconto della sua vita
Il nome di Pansa è quello di un giornalista e saggista italiano di grande rilevanza dal punto di vista intellettuale.
Nato nel 1935, ha soffermato la sua analisi critica e la sua attenzione al periodo storico della Resistenza pubblicando su questo argomento una serie di importanti saggi.
Tra questi cui va sottolineato quello del 2003, dal titolo: “Il sangue dei vinti”, nel quale Pansa definisce dei confini ben precisi sulla responsabilità dei partigiani riguardo i crimini che vennero messi in atto da parte di questi ultimi subito dopo la Liberazione.
“Il rompiscatole”
Il nuovo libro di Giampaolo Pansa descrive l'Italia – come è ben spiegato dal sottotitolo – e lo fa tramite i ricordi di un ragazzo nato nel 1935, ossia lui stesso.
Può essere, quindi, considerato un'autobiografia? L'autore afferma di preferire a questo termine, quello, più sentito e più diretto, di racconto e, infatti, il libro narra i tanti passaggi che nella sua vita lo hanno portato a diventare un giornalista, un uomo che lavora con la scrittura e che è arrivato a collaborare con testate importanti.
Pansa, pur sottolineando di non provenire da una famiglia di intellettuali, è diventato un giornalista di grande rilievo e nel corso degli anni della sua carriera ammette di avere sempre messo in evidenza nel suo lavoro un certo modo di fare che, nel tempo, si è sempre più affermato come la sua caratteristica: quel modo di fare che gli permette di essere definito un vero e proprio “rompiscatole”.
Un lungo viaggio
Il suo percorso di vita non può che partire da quelle che sono le sue origini, le sue radici.
Tre capitoli sono dedicati alle persone che hanno costruito e creato la sua famiglia: a sua madre Giovanna, una donna abituata a lavorare fin da quando era bambina; a suo padre Ernesto, un semplice operaio del telegrafo e a sua nonna Caterina.
Il lungo viaggio di Pansa giornalista inizia a 13 anni: quando suo padre gli regala una macchina da scrivere di seconda mano e sua madre decide di mandarlo a lezione di dattilografia.
E' un ragazzino che sempre saputo di voler scrivere e adesso ha in mano lo strumento adatto per farlo e per farlo bene. E', dunque, esattamente questo il momento in cui scatta la scintilla, in cui tutto ha inizio: Pansa ci racconta di avere iniziato a scrivere da quell'estate del 1948 e da allora non si è mai più fermato…
Autore: Giampaolo Pansa
Editore: Rizzoli
Pagine: 392