Max90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo. è il titolo del nuovo libro di Max Pezzali: il cantautore pavese racconta la bellezza degli anni Novanta tra aneddoti, ricordi, citazioni dei brani degli 883.
Il nome di Max Pezzali è legato in modo indissolubile a quello degli 883, il gruppo che fondò, nel 1991, con Mauro Repetto e che caratterizzò in modo importante la proposta musicale di quel decennio.
Gli 883 furono, infatti, assoluti protagonisti nel campo della della musica pop di quegli anni Novanta lontanissimi come stile di vita e come abitudini e che Pezzali riporta in vita in questo suo ultimo libro in cui c’è anche una nota di Mauro Repetto.
Gli anni Novanta: un decennio fighissimo
Max90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo. racconta quello che oggi è il mito degli anni Novanta.
Sono gli anni in cui inizia e si svolge l’avventura degli 883 e Pezzali racconta quella che per lui e per il gruppo fu un’epoca unica e vissuta a tutto tondo. Oltre questo, però, c’è anche la descrizione di quel decennio e delle sue caratteristiche. C’è il racconto di quelle che all’epoca erano abitudini e stili di vita completamente diversi dagli attuali e che adesso si ricordano con uno sfondo di malinconia.
Prima della digitalizzazione
Gli anni Novanta sono importanti anche perché sono stati l’ultimo confine prima che la digitalizzazione prendesse il sopravvento su tutto e cambiasse il modo di vivere.
Come racconta Pezzali in un’intervista, proprio in quel periodo si cominciavano a fare i primi, lentissimi, collegamenti su Internet. Ci si approcciava a un mondo nuovo e che sembrava essere il preludio di un’era che, con molto ottimismo, si credeva potesse essere solo migliore.
Negli anni Novanta c’erano i cellulari, però non c’era la piena dipendenza da questo oggetto, semplicemente perché non tutti potevano permetterselo, a cominciare proprio dai più giovani. Accadevano, quindi, cose che oggi sembrano impossibili, come, ad esempio, uscire e incontrarsi per decidere cosa fare e dove andare senza prima essersi sentiti via messaggio o per telefono.
Erano anni in cui ancora si percepiva la differenza della vita di provincia da quella delle grandi città, il fatto di vivere in un ambiente ristretto, lontanissimi da tutto quello che, invece, oggi è a portata di mano, perché lo si raggiunge subito online.
Max90
Max90 è, quindi, il libro giusto per i ragazzi curiosi di conoscere quell’epoca, ma, soprattuto, per chi ha vissuto gli anni Novanta da protagonista e come fan degli 883. Permette di fare un tuffo nel passato, di provare, in modo vivido, emozioni, sensazioni, di rivivere situazioni che fanno parte dei ricordi di tutti quelli che hanno passato l’adolescenza e la giovinezza ascoltando le canzoni del gruppo.
In queste pagine vengono raccontate storie e aneddoti legati a quegli anni e Pezzali lo fa con il suo inconfondibile stile, con ironia e sensibilità, comunicando in modo immediato e semplice, tra un pizzico di malinconia e voglia di sorridere.
Sono così riportati alla mente modi di dire e anche il ricordo di oggetti che erano parte del quotidiano e che, invece, oggi non sono più utilizzati. Alcuni di questi possono essere considerati dei veri e propri cimeli, come ad esempio le cassette VHS.
Accanto a tutto ciò, infine, ci sono riferimenti ai testi degli 883: a quelli, cioè, giusti per dipingere nel modo più adeguato lo scenario di un’epoca che fu davvero fighissima e che non va dimenticata…
Autore: Max Pezzali
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 254