Osteoporosi imperfetta. Tradotto nella quotidianità significa avere le ossa tanto fragili da rischiare la frattura ad ogni movimento, esser fragili come il vetro che rischia di rompersi al minimo tintinnare. Willow nasce così, con il destino segnato da questa terribile quanto incurabile malattia.
La bambina di vetro, la bambina che Charlotte e Sean, i suoi genitori, amano con tutte le forze, tanto da intentare una causa alla ginecologa che ne ha seguito la nascita per non aver diagnosticato la malattia durante la gravidanza.
Non per la volontà di un aborto, ma per offrire una vita migliore e una speranza per il futuro alla loro piccola e fragile Willow i due genitori giocano la carta processuale. Perchè senza quel rimborso, la loro bambina avrebbe meno possibilità di sopravvivere.
L'ultimo romanzo di Jodi Picoult è un medical & legal thriller in cui le fasi del processo si legano indissolubilmente ad uno dei dilemmi etici che più toccano l'umana esistenza. L'aborto. Le domande, i se che affollano i pensieri di Charlotte e Sean O'Keefe. Se Willow fosse nata sana? O se non fosse mai nata, in modo da risparmiarle indicibili sofferenze e un fardello troppo pesante per una bimba di soli cinque anni. Una bimba coraggiosa, Willow, saggia e carina, coraggiosa nel sopportare il peso di una vita a metà, in bilico tra volere e potere.
Un romanzo che ha la forza di parlare al cuore, sollevando questioni etiche e morali che spesso si preferisce seppellire per evitare ulteriori sofferenze, per non essere giudicati insensibili. Mentre pagina dopo pagina si scopre che è proprio l'amore per la propria bambina che porta i suoi genitori a intentare la causa contro la ginecologa, nonostante siano legati da un forte legame d'amicizia.
Autore: Jodi Picoult
Editore: Corbaccio
Pagine: 575