L'Einaudi apre il mese di novembre con un nuovo romanzo di Dexter Pete dai contorni oscuri come le pieghe dell'animo umano.
La storia si apre con l'omicidio, in un cantiere, del giovane e turbolento Leon Hubbard, che muore per mano di un collega dopo aver provato ad accoltellarlo con il suo rasoio, che Leon teneva sempre in tasca, come una macabra coperta di Linus.
I precedenti del ragazzo farebbero pensare ad un omicidio se non cercato, quantomeno probabile, ma la madre del giovane Leon Hubbard vuole fare il possibile per far luce sulla morte del figlio, così quello che a prima vista si delineava come un caso di ordinaria follia, come ne accadono tanti nei quartieri malfamati d'america, diventa un percorso verso una verità che coinvolge diverse realtà del quartiere di God's Pocket.
God's Pocket
God's Pocket, nonostante il nome, è un quartiere di Filadelfia in cui il sole del buon Dio non da i suoi raggi, dove ciò che accade è figlio della povertà e dell'infiltrazione, in tutti gli affari del posto, della mafia locale. In questo scenario, anche un episodio in apparenza “normale” può portare gli investigatori ad un livello di indagine molto più profondo, che arriva non solo ai signori del crimine, ma anche ad altri settori, come quello della stampa, che si scoprirà non essere estranea all'omicidio Hubbard.
Memoir?
Il libro non è chiaramente biografico, tuttavia vi è un passaggio fondamentale in cui si descrive un crudele pestaggio ad opera di un branco, vicenda che riporta alla mente il violento pestaggio del quale fu vittima l'autore del libro nei primi anni ottanta, dopo aver scritto un articolo sull'arresto di uno spacciatore.
Autore: Dexter Pete
Editore: Einaudi
Pagine: 348