Marco Vitali torna con un libro avvincente, dalla trama peculiare e tutta da scoprire: è ambientato alla fine dell'Ottocento e vede la collaborazione del criminologo e psichiatra Massimo Picozzi
Lo stile narrativo di Vitali propone questa volta una storia dai contorni “gialli” che, ambientata sempre a Bellano, si svolge in un momento storico molto importante e fecondo dal punto di vista intellettuale.
Siamo, infatti, nel periodo in cui inizia a delinearsi la visione moderna della psichiatria e della criminologia e al centro della vicenda c'è proprio un caso di omicidi seriali che dovrà essere risolto.
E', dunque, un'atmosfera molto intrigante e affascinante quella che il lettore si trova a vivere mentre legge le pagine de “La ruga del cretino”.
Vitali propone uno stile molto scorrevole e sintetico, che mette in scena le migliori “tecniche” del genere giallo, come quando fa trovare tutti insieme i personaggi protagonisti della storia.
Chi è Birce?
Ha un nome sicuramente particolare, se non strambo, così come è quello dei suoi genitori.
Birce è la terza figlia di Serpe e Arcadio, vive a Bellano e viene considerata “strana” o, per meglio dire “storta”, perché ha dei comportamenti che i suoi genitori davvero non riescono a spiegarsi. Birce a volte si perde e perde contatto con la realtà, inizia a parlare un linguaggio che nessuno conosce e che nessuno capisce.
Birce, la ragazza dalla macchia azzurra sulla guancia, a volte dice cose incomprensibili e sembra essere fuori dal mondo. Questo accade, però, perché, in realtà, Birce è una medium.
Gli omicidi
Sullo sfondo della storia di questa ragazza c'è un risvolto misterioso tutto da decifrare. A Torino stanno accadendo una serie di omicidi di giovani donne e di questo si sta occupando la polizia, ma anche il Dottor Ottolenghi, assistente del più famoso Cesare Lombroso, che mette a disposizione delle indagini la sua preparazione nell'ambito della nascente antropologia criminale.
Sarà proprio Ottolenghi a trovare una traccia molto importante e che merita di essere seguita: un biglietto che cade dalla tasca di una delle vittime su cui sono annotate delle formule matematiche che dovranno essere interpretate. Ma, come afferma lo stesso Lombroso, a volte solo la scienza non può essere d'aiuto…magari ci si potrebbe rivolgere ad una pratica come lo spiritismo e, allora, ci sarebbe bisogno di trovare una medium…
Autore: Andrea Vitali
Editore: Garzanti
Pagine: 354