Il Cane di Terracotta è il secondo romanzo che vede come protagonista il commissario Montalbano. Pubblicato nel 1996, il romanzo è ambientato nella Vigata dei giorni nostri e sembra essere incentrato sulla classica indagine su un traffico d’armi da parte di organizzazioni mafiose della zona.
Tuttavia, dopo poche pagine l’indagine sul traffico d’armi lascia posto a quella relativa ad un episodio d’amore e morte, che dominerà d’ora in poi l’intera narrazione.
All’interno della caverna nella quale la malavita nascondeva le armi vengono infatti rinvenuti i corpi di due amanti, sicuramente assassinati. Il romanzo si apre con l’incontro segreto tra il commissario Montalbano e Gegè, amico d’infanzia, poliziotto e protettore di prostitute. Gegè informa Montalbano del fatto che Tanu "u grecu", un pluriomicida ricercato dalla giustizia, desidera consegnarsi a Montalbano in quanto incapace di mantenere buoni rapporti con la nuova malavita della zona.
Ma la malavita in questione, venuta a sapere grazie ad una talpa degli intenti di Tanu, organizzerà un’imboscata in occasione del trasferimento di Tanu da un carcere ad un altro più sicuro, uccidendo gli agenti della scorta e ferendo a morte Tanu.
Prima di morire Tanu si vendica rivelando a Montalbano l’esistenza del traffico d’armi e della grotta segreta. Lì il commissario troverà non solo le armi, ma anche i corpi di due amanti, immobili e muti come il cane di terracotta che li sorveglia.
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio
Pagine: 288