Come dentro un film. Visi irriconoscibili ma mai dimenticati. Immagini che scorrono e che ci proiettano indietro nel tempo, quello della fanciullezza.
Strette di mano energiche o fiacche, veloci o indugianti. Sguardi mortificati, parole pronunciate piano, a volte spontanee a volte formali.
Quel porgere di mani, il passamano da una generazione all’altra: dai padri ai figli, dai nonni ai nipoti.
Fotografare i fatti, anche quelli che si usa tacere, è reagire al desiderio di oblìo, all’allontanamento del pensiero dai sentimenti, allo sfumare dei ricordi.
Potendo scegliere, fra l’essere penna o matita, c’è chi sceglie di essere penna.
Un racconto che parla della Calabria e della calabresità di oggi, ma anche di quella di ieri; delle persone e dei riferimenti che svaniscono e che non tornano più.
Autore: Nicola Giovanni Grillo
Editore: Geva S.r.l.
Pagine: 104