Il romanzo di Carmine Abate che ha trionfato nella 50ª edizione del Premio Campiello porta il lettore attraverso la Storia, attraverso i passi della famiglia calabrese degli Arcuri.
Il romanzo, edito da Mondadori, si muove fra le pendici del Rossarco, un luogo forgiato e formato da forti venti non lontano dalla costa del mar Ionio. È qui che si svolgono le vicende della famiglia Arcuri, che attraversa il tempo e le vicende storiche con tutta la forza evocativa dei ricordi del protagonisti e narratori del romanzo, da Michele Arcuri fino all'ultimo erede della famiglia in una storia che dal primo conflitto mondiale arriva fino ai nostri giorni.
Il vento forte, così come l'invidia e le intimidazioni delle persone che su quel territorio hanno costruito un castello di appropriazioni indebite e sotterfugi, non piega la volontà di quella famiglia che diventa protettrice dei segreti e della profonda bellezza di quella Collina del Vento, luogo misterioso e alchemico che diventa un tesoro da custodire con orgoglio e da mostrare solo alle persone che ne capiscono il senso profondo.
Krimisa
Il libro, un romanzo storico, parte con la scoperta da parte dell'archeologo Paolo Orsi delle tracce dell'antica e misteriosa città di Krimisa che, secondo i suoi studi, era situata proprio in quella valle battuta dai venti e protetta dalla brama di possesso umano, nel territorio calabrese di Punta Alice. Gli scavi cominciano nel 1924 e proseguono fino al 1929 e portano alla luce una civiltà ellenica dimenticata eppur fortissima, che però si scontra con gli interessi locali e la paura di vedersi sottratto in nome dell'arte e della storia un territorio ricco e produttivo, soprattutto per i signorotti locali.
Autore: Carmine Abate
Editore: Mondadori
Pagine: 260