Antonio Tabucchi, personalità decisa e sopra le righe, racconta nel suo ultimo libro tutti i suoi viaggi, reali e immaginari, con lo stile e la leggerezza (solo apparente) che lo distinguono.
Ogni luogo conserva delle memorie, delle sensazioni, dei dettagli che è possibile vivere attraverso gli occhi dell'altro.
Questo libro non vuole essere un diario di viaggio, ma un percorso attorno al mondo attraverso gli occhi dell'altro.
Non solo quelli dello scrittore, ma anche attraverso lo sguardo di altri personaggi della storia e della letteratura: Ungaretti, Pessoa, Valèry, ma anche persone comuni, che fanno familiarmente parte della vita dell'autore, come uno zio e il suo pensiero espresso di fronte agli affreschi del Beato Angelico.
Luoghi e memoria
Un viaggio attorno al mondo, dalla Francia al Brasile, dall'Europa all'America, fino all'Asia, in cui l'autore ci descrive se stesso in India, seduto sotto la statua dell'abate Faria.
Un viaggio attraverso i luoghi, ma anche attraverso i ricordi, perché è proprio la memoria, il ricordo, il luogo mentale in cui Antonio Tabucchi spesso si rifugia, come fosse uno splendido giardino dal quale vede riflessa la realtà, il presente.
Un espediente narrativo caro all'autore, un percorso ai confini dello spazio e del tempo che non lascerà insoddisfatto il lettore, anzi, lo porterà in luoghi dimenticati ma familiari, perché il luogo fisico non è mai fine a se stesso, ma sempre funzione di un sentimento universale.
Viaggi immaginari
Tra i luoghi fisici, le città del mondo, il viaggio geografico, Tabucchi offre al lettore un'altra via, un percorso immaginifico attraverso le città immaginate dagli scrittori, sogno che vive tra le pagine della buona letteratura.
Per farci scoprire che le differenze fra reale e immaginario non sono poi così nette, e talvolta sfumano, regalandoci luoghi sognanti, e sogni urbanizzati.
Autore: Antonio Tabucchi
Editore: Feltrinelli
Pagine: 266