Missione Eagle

Missione Eagle

Non esiste in natura una nebbia come quella che, la notte del 28 luglio 1989, d'un tratto si alza fittissima sul fiume Potomac, inghiotte l'avveniristico yacht Eagle, che ospita il presidente degli Stati Uniti con il suo staff, e, due ore più tardi, diradandosi, lascia la nave deserta, senza più nessuno a bordo.

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Editore: Longanesi
Codice EAN: 9788830415980Pagine: 512Anno di pubblicazione: Libri 2001

Non esiste in natura una nebbia come quella che, la notte del 28 luglio 1989, d'un tratto si alza fittissima sul fiume Potomac, inghiotte l'avveniristico yacht Eagle, che ospita il presidente degli Stati Uniti con il suo staff, e, due ore più tardi, diradandosi, lascia la nave deserta, senza più nessuno a bordo.

Non esiste in natura un veleno come quello che sta uccidendo a ritmo vertiginoso ogni forma di vita nel golfo dell'Alaska: a un solo minuto dal contatto con la micidiale sostanza, la vittima muore tra atroci sofferenze, affogando nel proprio sangue.

Non esistono in natura fenomeni simili. Infatti, dietro la sconcertante scomparsa del presidente americano e l'inarrestabile marea di morte, c'è una mente criminale che, ossessivamente, da decenni, sta tessendo la rete della più folle e ambiziosa operazione di controspionaggio mai concepita contro gli Stati Uniti, complice un'alleanza segreta con il Cremlino. E in un laboratorio inaccessibile sta per scattare la fase più delicata dell'operazione, finanziata da un'oscura compagnia navale coreana.

Ma esiste una vera forza della natura in grado di sventare la minaccia di una catastrofe ambientale di proporzioni inimmaginabili e di scardinare i ben congegnati meccanismi di questo progetto: Dirk Pitt. Impegnato in una missione dai rischi incalcolabili, il direttore dei Progetti Speciali della NUMA dovrà affrontare l'avversario più subdolo e malvagio che gli sia mai capitato d'incontrare in un duello del tutto inconsueto, a distanza sempre più ravvicinata…
Tratto dal libro: «Ci sono novità riguardo alla Pilottown?» chiese Giordino.

«Stiamo per arrivare a qualcosa di conclusivo…» Pitt non poté finire la frase. Un boato assordante accompagnò l'esplosione. Dal parcheggio si sprigionò una palla di fuoco che investì le auto, proiettando rottami metallici in ogni direzione. Una ruota venne scagliata verso il cielo e ricadde roteando, con i raggi cromati che luccicavano al sole, proprio sul cofano della macchina di Giordino, con un forte clangore di ferraglia, e rimbalzò sfiorando la testa di Pitt, per poi rotolare attraverso un vialetto del giardino accanto, fermandosi solo dentro un cespuglio di rose. Quel tremendo fragore echeggiò ancora per diversi secondi, prima di spegnersi definitivamente.

«Santo cielo!» esclamò Giordino con la voce strozzata dallo spavento e dallo sconcerto. «Cosa è stato?»
Pitt cominciò a correre a serpentina tra le macchine parcheggiate in file serrate, poi rallentò e si fermò davanti a un ammasso di lamiere annerite dal fuoco da cui si levavano dense volute di fumo nero. L'asfalto sottostante era infossato, fuso dal calore, ridotto a pece appiccicosa. Quella che una volta era stata un'auto meravigliosa era ormai un irriconoscibile intrico di ferraglia. Giordino raggiunse di corsa Pitt. «Dio mio, di chi era?»
«Mia», rispose Pitt, guardando sconsolato ciò che restava della sua splendida Talbot-Lago.

Missione Eagle

Autore: Clive Cussler
Editore: Longanesi
Pagine: 512

Non esiste in natura una nebbia come quella che, la notte del 28 luglio 1989, d'un tratto si alza fittissima sul fiume Potomac, inghiotte l'avveniristico yacht Eagle, che ospita il...

 

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