“Piccole grandi cose”: il nuovo romanzo della scrittrice americana Jodi Picoult affronta ancora una volta un tema etico molto delicato, attualissimo e che sembra non trovare mai una soluzione, quello del razzismo
Jodi Picoult è una importante esponente della letteratura americana contemporanea. Vincitrice di molti Premi, il suo notevole stile narrativo è particolarmente coinvolgente nella trattazione di tematiche sempre molto importanti e incisive da un punto di vista etico e sociale.
Il suo primo ormanzo, “The Pact”, è uscito negli USA nel 1998. Tra gli altri titoli pubblicati dalla Picoult non possiamo non sottolineare il romanzo: “La custode di mia sorella” – pubblicato in Italia nel 2004 – che nel 2009 ha avuto un'ottima trasposizione cinematografica in un film dal titolo omonimo.
Bianchi e neri
La protagonista del romanzo si chiama Ruth e lavora come infermiera ostetrica da oltre venti anni.
La sua professionalità in questo campo non dovrebbe davvero essere messa in discussione, visto che ha esperienza, è scrupolosa e ben preparata e il suo intervento si rivela sempre adeguato alla necessità del momento.
Ruth si trova al lavoro in ospedale anche quando c'è Davis, un neonato che ha bisogno di un check-up riguardo cui Ruth potrebbe e vorrebbe tranquillamente procedere, se non fosse fermata proprio da una richiesta fatta all'ospedale dai genitori del bimbo.
I due sono, infatti, bianchi suprematisti, dunque razzisti e non hanno nessuna intenzione di far toccare Davis da Ruth che è afroamericana e la donna, quindi, seguendo quelle che sono le direttive dell'ospedale, è costretta a non occuparsi più del bimbo.
“Piccole grandi cose”
Il destino vuole, però, che Ruth sia di turno la sera in cui Davis inizia a manifestare delle problematiche di salute piuttosto importanti e gravi.
Il bimbo avrebbe bisogno immediatamente di un massaggio cardiaco e Ruth, proprio a causa dell'ordine che le è stato imposto di non avvicinarsi al bimbo e di non toccarlo, si ferma a riflettere sul da farsi quel tanto che basta prima di decidersi ad agire perché Davis muoia.
La conseguenza di quanto accaduto ricade tutta su di lei: viene accusata di omicidio colposo e dovrà, quindi, difendersi in tribunale con l'aiuto di un legale.
Ruth viene seguita da un'avvocatessa bianca, Kennedy McQuarrie, che ha tutte le intenzioni di procedere secondo una linea difensiva ben precisa e che, soprattutto, non vuole fare riferimento alla problematica razzista che, invece, è stata alla base del “problema”…
Autore: Jodi Picoult
Editore: Corbaccio
Pagine: 492