Cosa potrà esserci in comune fra la Lucianina nazionale e Franca Valeri?
Di certo lo spirito canzonatorio e l'ecletticità, come ben si intuisce nella lettura di questo libro scritto a quattro mani.
Una chiacchierata fra amiche, lontane dal punto di vista anagrafico, appartenenti a due generazioni differenti, eppure unite dalla visione comune della società italiana, con idee comuni sul ruolo della donna e sul cambiamento dei costumi nel nostro Paese dagli anni Trenta a oggi. Una piacevole intervista a due voci sulle esperienze di vita di Luciana Litizzetto e Franca Valeri, due donne dello spettacolo la cui ironia è un'arma che usano per descrivere in maniera leggera le stranezze e le debolezze degli italiani, in particolare delle donne italiane di questo secolo.
Le due donne partono dalle loro esperienze adolescenziali, i primi amori, la scoperta di come va il mondo, e pian piano, pagina dopo pagina, affiora un ritratto dell'Italia contemporanea vista attraverso gli occhi di due donne che non le mandano mai a dire, e affrontano i cambiamenti e le piccole noie quotidiane sempre con il sorriso sulle labbra.
La fanciullezza dimenticata
Fra risate e momenti di ilarità, lungo le pagine de L'educazione delle fanciulle c'è spazio anche per le riflessioni serie, una fra le tante, la più evidente, è l'odierno passaggio dall'esser bambini all'essere adulti, e quindi donne, saltando l'importante passaggio della fanciullezza.
Una fanciullezza che è fatta di sentimenti innocenti, non certo dall'aspetto fisico e dalla pelle di pesca. Nonostante le decine di plastiche che una donna può fare per cercare di fermare il tempo infatti, questo non torna indietro, nulla potrà restituire una giovinezza se non si hanno dentro quei sentimenti che solo i fanciulli sono capaci di provare, e che possono accompagnarci per tutta la vita, rughe nonostante, se non ci si dimentica quanto la vita può stupirci e regalarci nuove emozioni, a ogni età.
Autore: Franca Valeri
Editore: Einaudi
Pagine: 105