“Via Crucis”: Gianluigi Nuzzi continua la sua indagine sulla Chiesa e il Vaticano e propone il libro più discusso del momento
Il nome di Nuzzi è quello di un giornalista che svolge il suo lavoro in maniera approfondita dedicandosi ad inchieste di grande e scottante attualità.
Il suo primo libro è il famosissimo “Vaticano Spa”: il best seller che ha messo sotto i riflettori lo IOR (la, cosiddetta, Banca Vaticana) sottolineando, in modo particolare, il rapporto poco sano di questo istituto bancario con la mafia.
Via Crucis
Il nuovo libro-inchiesta di Nuzzi concentra di nuovo l'attenzione sulla Chiesa e racconta la corruzione che regna al suo interno: una corruzione di cui Papa, Francesco, è perfettamente consapevole e contro la quale ha iniziato una vera e propria lotta.
Il senso del contenuto e le conseguenze che questa pubblicazione ha portato al suo autore sono tutte anticipate dal sottotitolo: “Da registrazioni e documenti inediti la difficile lotta di Papa Francesco per cambiare la Chiesa”.
Proprio le registrazioni e i documenti che sono stati svelati da Nuzzi, che spiegano la corruzione e le “modalità” poco chiare di gestione del denaro all'interno della Santa Sede, sono alla base di questo libro, tanto da portare l'autore a trasformarsi in un imputato sottoposto al giudizio del Tribunale Vaticano con il rischio di essere condannato a parecchi anni di reclusione.
Le registrazioni e il rinvio a giudizio
Nuzzi propone le trascrizioni di registrazioni da lui ascoltate e grazie alle quali si delinea il quadro molto più che desolante di fronte a cui si trova Bergoglio e a causa del quale, a detta dell'autore, sarebbero addirittura maturate le dimissioni del suo predecessore, Benedetto XVI.
E' il quadro che dipinge in modo limpido quello che sempre più sta venendo alla luce in Vaticano e che disegna uno scenario nel quale Papa Francesco chiede e vuole più trasparenza nella gestione del denaro.
L'utilizzo di queste informazioni è costato al giornalista il rinvio a giudizio da parte del Tribunale Vaticano e l'accusa è quella di essersi procurato in modo illegittimo questi documenti e di averli poi divulgati. E, secondo la Normativa dello Stato Pontificio, a causa del fatto che i documenti stessi fossero in diretto riferimento ad interessi relativi alla Santa Sede, Nuzzi rischia, dunque, una reclusione fino ad otto anni.
Autore: Gianluigi Nuzzi
Editore: Chiarelettere
Pagine: 321