In Italia sono diversi gli scrittori norvegesi che hanno scalato le classifiche di vendita con romanzi gialli e noir, il motivo sta nel riuscire a tenere viva la tensione e l'attenzione del lettore con trame avvincenti e episodi che si susseguono e si incastrano fra loro come scatole cinesi nelle quali si scopre il segreto solo alla fine dei giochi, alla fine del libro.
Lo spettro è l'ultimo romanzo di Jo Nesbø, edito in Italia da Einaudi, in uscita nelle librerie in questi giorni dopo un'attesa di ben tre anni dalla pubblicazione del suo penultimo romanzo Il Leopardo.
Lo spettro racconta con uno stile asciutto e coinvolgente la nuova indagine di Harry Hole, già protagonista dei precedenti romanzi di Nesbø, il detective che da Oslo ha viaggiato in tutto il mondo e che in questo romanzo torna alla sua Stazione Centrale di Polizia per capire come Oleg, il suo Oleg, quel bambino che ha cresciuto come fosse suo padre, sia potuto diventare tossicodipendente e assassino. La prima ipotesi è reale, ma l'accusa dell'omicidio di Gusto, il suo migliore amico, non può essere veritiera. Per questo bisogna indagare, per salvare la verità, che si nasconde fra le strade più buie e pericolose della sua città e che non è mai come l'hanno raccontata.
Un caso troppo vicino
Questo caso tocca il detective Hole in maniera personale, il ragazzo accusato di omicidio, Oleg, è il figlio della donna con cui Harry ha avuto una lunga e tormentata storia e che lui non ha mai smesso di amare. Proprio per amore di Rakel e Oleg sente il dovere non solo morale di scoprire chi sia realmente l'assassino di Gusto, fino a scoprire che chi ha colpito Oleg voleva in realtà mettere in pericolo e attirare in una trappola lo stesso Harry Hole…
Autore: Jo Nesbø
Editore: Einaudi
Pagine: 551