“Ogni atto sessuale svolto dai 3 partecipanti dovrà essere riportato su questo Quaderno” recita la prima regola del Quaderno nero, un’agenda Louis Vuitton in cui tre amici annotano puntigliosamente i loro incontri e i segreti indicibili delle loro vite.
Maria Vittoria è designer d’interni in un’agenzia dove volano coltelli, ha un fidanzato noiosissimo (figlio di un re della piastrella), si droga parecchio e colleziona odori di persone in indumenti conservati sottovuoto. Paola è un'aspirante starlet di rara bellezza, giornalista sportiva di una tv locale, che va a letto con chiunque per fare carriera, aizzata da una madre—mantide. Riccardo, accanito amatore seriale, sta conducendo alla rovina il locale alla moda che gestisce con madornale insipienza.
Marilù S. Manzini sa costruire un romanzo potente e leggero allo stesso tempo, che racconta con parole al vetriolo un mondo fatto di discoteche e privé di lusso, ambigue sale per casting di programmi televisivi di serie C e lenzuola di seta che potrebbero raccontare un’Odissea, tante ne hanno viste; un mondo al limite, dove i giochi pericolosi s’intrecciano al sesso più sfrenato e la vita pare una scommessa, divertente sì, ma soprattutto feroce. Un mondo dove nulla è impossibile, in cui camminare bendati al limitare del precipizio è pura e semplice normalità.
Dopo il successo (e lo scandalo) di Io non chiedo permesso, Marilù S. Manzini ci consegna un romanzo ancora più crudo, una black comedy allegra e crudele scritta con devota minuzia sul Quaderno nero dell’amore, questo oggetto morboso e segreto che unisce, racconta e divora la vita di tre amici e di un’intera generazione.
Autore: Marilù S. Manzini
Editore: Rizzoli
Pagine: 331