Dal titolo emblematico, il nuovo lavoro letterario di Roberto Vecchioni racconta il rapporto tra un padre e il figlio afflitto da una grave malattia
Si chiama progeria ed è una malattia rara che provoca un invecchiamento rapido e precoce del corpo e delle sue funzioni. E' di questa malattia che soffre il protagonista del film: Marco, un “vecchio” ragazzo di soli 17 anni.
Essere un uomo non omologato
Accanto a Marco c'è la figura del padre, Stefano. Insegna Letteratura Greca, dunque anche lui vive un rapporto personale con il tempo. Questa sua conoscenza è, infatti, in grado di portarlo lontano, fino a tempi che sembrano quelli di un mito, tra le poesie e i nomi rimasti nell'olimpo della fama: da Omero a Saffo, a Euripide.
Stefano si distingue, quindi, come il figlio, dal resto del mondo: si contrappone alla stupidità moderna, alla superficialità del tempo in cui vive proprio per questa sua capacità di poter guardare oltre.
La ricerca della bellezza
Il mondo che circonda i due protagonisti è quello contemporaneo: un mondo dominato dal peggior modo di esprimere sé stessi, in cui il concetto di “uomo” sembra essere completamente sconosciuto e dimenticato. E' un mondo in cui si bada soltanto all'apparenza, a quello che si può comprare, ad una bellezza costruita sulla base dei consumi.
Stefano Quondam Valerio sa, però, che la vera bellezza – nel significato più ampio e profondo del termine – che l'uomo è in grado di esprimere è quella che arriva dalle pagine scritte millenni prima: è nella poesia e nella letteratura che dalla Grecia sono rimaste nel tempo a raccontare tutto il meglio e le qualità dell'umanità.
La luce
E' la conoscenza, quindi, la luce che può illuminare tutto quello che ci circonda. E così Stefano decide di donare al figlio quella luce che ha dentro di sé prima che sia troppo tardi, perché il ragazzo ha poco tempo e solo così può aiutarlo a comprendere il significato reale dell'esistenza.
Stefano vuole fare in modo di “creare un poema in una strofa”. E così inizia a descrivere a Marco tutto quello che è in grado di raccontargli: tutto quello che dalle opere della Grecia antica è arrivato fino ai nostri giorni e che può aiutarlo a capire quali sono le doti che rendono vero uomo ogni essere umano.
Autore: Roberto Vecchioni
Editore: Einaudi
Pagine: 123